Parti dell’orecchio: ecco quali sono e come si chiamano

L’orecchio è l’organo atto alla percezione dei suoni dove vi è uno dei cinque sensi ossia quello dell’udito nonché centro dell’equilibrio del corpo. L’orecchio si compone di una parte esterna e di una interna e nei mammiferi si trova ai lati del cranio. La composizione anatomica dell’orecchio è piuttosto complessa e si divide in orecchio esterno, medio ed interno. L’orecchio all’esterno è composto da una parte ossea e cartilaginea e procedendo verso l’interno di compone di vasi sanguigni, nervi e muscoli nonché ghiandole sebacee e ceruminose, queste ultime come suggerito dal nome, produco il cerume.

Una curiosità dell’orecchio umano è la percezione delle frequenze, poiché percepisce tra i 20 Hz e i 20 kHz, al di sotto ed al di sopra di queste frequenze si parla di infrasuoni ed ultrasuoni, entrambi non percepiti. Sono varie le malattie che possono colpire l’orecchio portando anche perdita temporanea dell’udito e vertigini dunque perdita dell’equilibrio, ancora peggio se soggetto a traumi si può arrivare alla sordità.

Come si chiamano le parti dell’orecchio

Come già detto, l’orecchio si compone di tre parti da analizzare attentamente, poiché delicate e molto importanti, come il centro dell’equilibrio che garantisce appunto l’equilibrio statico e dinamico del corpo. Partendo dalla parte visibile fino ad arrivare alla componente più profonda troviamo:

  • Orecchio esterno

Questa è la parte più esposta e visibile e si compone soprattutto del padiglione auricolare costituito principalmente da tessuto cartilagineo a adiposo ricoperti da cute. Dall’esterno si prosegue tramite il canale uditivo fino ad arrivare al timpano. Il condotto uditivo è rivestito interamente da ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose che insieme producono le sostanze necessarie alla protezione dell’orecchio da agenti esterni e pericolosi.

  • Orecchio medio

Questa parte già più delicata e non visibile ospita parti delicate come il timpano che è situato alla fine del canale uditivo ed è una sottile membrana che ha il compito di filtrare i suoni trasformandole in vibrazione che verranno poi trasferite alla cavità timpanica dove raggiungeranno il martello, l’incudine e la staffa. Proseguendo si troverà la tromba di Eustachio che mette in comunicazione la cavità timpanica con la faringe. Alla fine dell’orecchio medio troviamo la finestra ovale e quella rotonda, due piccole membrane che filtrano e trasmettono le vibrazioni all’orecchio interno.

  • Orecchio interno

La parte finale dell’orecchio si compone di apparato vestibolare e coclea, qui circolano perilinfa ed endolinfa che hanno il compito di fare da cuscinetto tra la parte ossea dell’orecchio interno ed il labirinto membranoso. Nell’orecchio interno, tutti i suoni vengono tramutati in impulsi nervosi per essere poi trasmessi al lobo temporale che potrà elaborarli fornendo una corretta risposta.

La percezione del suono dunque, interessa tutto l’orecchio dall’esterno fino alla parte più interna, la parte esterna infatti ha il compito di raccogliere e convogliare i suoni all’interno, che verranno poi filtrate dal timpano ed infine le vibrazioni verranno trasformate dall’orecchio interno in impulsi nervosi trasmessi al cervello.