Raffreddore: come usare correttamente gli spray nasali

Il raffreddore, chiamato anche rinite, rappresenta uno dei disturbi tipici legati alla stagione invernale, parte del corredo sintomatico in caso di allergie, in grado di insorgere anche durante il corso delle mensilità più calde, protagonista indiscusso degli stati influenzali e dell’esposizione ai cambiamenti bruschi di temperatura.

Uno dei rimedi maggiormente sfruttati dalla popolazione contro i sintomi della congestione nasale data dal raffreddore è rappresentato dagli spray nasali, acquistabili presso qualsiasi farmacia e parafarmacia come un prodotto comune da banco senza la necessità di una prescrizione medica.

Raffreddore e spray nasali: vantaggi e svantaggi

Il raffreddore presenta un picco massimo d’incidenza correlato soprattutto alla stagione invernale, in associazione all’abbassamento improvviso delle temperature, nonché alla propagazione dei virus all’interno dei luoghi chiusi e maggiormente affollati.

Ogni anno il raffreddore colpisce milioni di persone in tutto il mondo in forma più o meno acuta, limitando il respiro soprattutto durante il periodo del riposo notturno. Il corredo sintomatico legato al raffreddore presenta stati congestionanti a livello nasale, starnuti frequenti, eventuale sinusite estesa intorno alla zona degli occhi e della fronte, tosse, mal di gola, mal di testa, spossatezza generalizzata, eventuale aumento della temperatura interna.

A contrasto del naso chiuso uno dei rimedi più veloci ed efficaci, al fine di liberare temporaneamente le vie aeree superiori, consiste nell’utilizzo degli spray nasali sotto diverse formulazioni e marche produttrici. Il rischio di un impiego scorretto da parte di tali rimedi consiste in una nebulizzazione eccessiva rispetto ai dosaggi giornalieri consigliati.

Gli spray nasali utilizzati in eccesso si dimostrano particolarmente nocivi per la salute dell’organismo. Sotto ampi dosaggi la formulazione degli spray nasali è in grado di andare a compromettere i tessuti spugnosi dei turbinati nasali, apportando una contrazione limitata nel tempo senza efficacia. Un ulteriore effetto collaterale dato dai dosaggi frequenti consiste in un peggioramento dei sintomi legati alla sinusite, sfociante in dolori acuti o cronici, spingendo il muco verso l’alto anziché promuovendone la sua eliminazione.

Gli spray nasali sono sconsigliati nei soggetti femminili in stato di gravidanza e allattamento, compresi i bambini al di sotto dei 12 anni, mentre in caso di cardiopatie e ipertensione si dovrà richiedere il parere del proprio medico curante.

Spray nasali: dosaggi corretti e tipologie

Un corretto utilizzo degli spray nasali prevede una serie di nebulizzazioni complessive ogni 8 ore, sotto la frequenza massima di utilizzo non superiore ai quattro giorni continui. 

Gli spray nasali si presentano sotto diverse formulazioni, dagli ingredienti naturali acquistabili anche presso le erboristerie, dalle tipologie basate sui prodotti a base di acqua marina, alle classiche versioni disponibili in qualsiasi farmacia. Al di là degli ingredienti gli spray nasali dovranno essere assunti sotto frequenza e periodi limitati nel tempo. Nell’eventualità di sintomi protratti nel lungo periodo si renderà necessario affiancare alle nebulizzazioni una terapia ad aerosol.