Cibi amari: fanno bene o fanno male?

I cibi dal sapore caratteristico amaro fanno bene o fanno male dal punto di vista della salute dell’organismo? Gli alimenti amari si dimostrano essere particolarmente benefici, vantando vere e proprie proprietà eccezionali per l’organismo a contrasto anche di disturbi e patologie.

Cibi amari: proprietà benefiche

I cibi amari vengono immediatamente identificati dalle nostre papille gustative con effetto negativo in relazione all’abitudine di consumare prettamente alimenti definiti dal cervello come ‘buoni’. Il retrogusto amaro viene invece interpretato erroneamente dalle nostre papille gustative sotto un effetto ‘nocivo’.

Gli alimenti amari conservando al proprio interno una serie di nutrienti in grado di apportare diversi effetti benefici per la salute dell’organismo incrementando la produzione di saliva, un effetto disintossicante per il fegato, incrementando i processi del pancreas nella produzione degli enzimi specifici adibiti all’assimilazione e alla digestione dei cibi, incrementando il deflusso della bile, migliorando la digestione delle proteine e la produzione dell’acido cloridrico.

I cibi amari dovrebbero essere integrati quotidianamente all’interno del proprio piano alimentare, mentre in commercio si trovano tuttavia disponibili diversi integratori a base di erbe amare naturali. Tutti i cibi amari contengono una ricca concentrazione di vitamina A, vitamina C, vitamina K e antiossidanti.

Cibi amari: lista dei prodotti più usati in cucina

Quali sono i cibi amari maggiormente utilizzati in cucina? La lista si dimostra particolarmente ampia prevedendo: Alghe, Rapa, Bardana, Cicoria, Lattuga, Invidia, Ruta, The verde, Rabarbaro, Cavolo rapa, Valeriana, Camomilla selvatica, Asparago, Riso, Miglio, Curcuma, Verdure a foglia verde, Rucola, Cavolo riccio, Aloe Vera, Radici di tarassaco, Scorza di limone, Neem, Cacao amaro.

Gli alimenti amari conservano nutrienti e proprietà purificanti del sangue, aiutando il fegato ad eliminare le tossine in eccesso, per un maggiore senso di sazietà in presenza di regimi alimentari ipocalorici, incrementando il senso di leggerezza sia fisica che psichica.

Cibi amari: ricerche e conferme mediche

Gli alimenti amari sono stati spesso oggetto di ricerche e studi specifici in associazione alla longevità della vita. Uno degli studi condotti in merito si è concentrato sulle analisi in corrispondenza del Dna, nello specifico in riferimento ai geni interessanti la percezione dell’amaro in bocca.

Secondo le elaborazioni scientifiche i geni maggiormente reattivi al caratteristico sapore amaro degli alimenti confermerebbe una maggiore longevità rispetto ai soggetti presentanti geni a minor capacità ricettiva. Il sapore amaro dei cibi viene dato soprattutto dalla presenza di polifenoli, antocianine e sulforafani utili per una maggiore longevità della vita, a contrasto di disturbi e patologie.