Quando una banca può bloccare un conto corrente?

Il blocco del conto corrente è una situazione abbastanza rara che però può avvenire. Certamente trovarsi il conto corrente bloccato dalla banca è estremamente spiacevole ed in genere avviene senza alcun preavviso, ma vale la pena sottolineare che avviene solamente in situazioni limite e ben determinate dalla legge.

Quando la banca può bloccare il conto corrente? Vediamo tutte le ipotesi.

  1. Blocco del conto corrente per insolvenza. In caso di insolvenza del correntista, cioè quando il conto è in rosso (in sostanza quando il correntista ha sconfinato oltre il fido, cioè la somma a disposizione messa dalla banca) l’istituto bancario può procedere al blocco del conto corrente del cliente. La situazione poi torna alla normalità nel momento in cui il cliente provvede ad estinguere il debito.
    Il motivo del blocco del conto corrente in questo caso è quello di evitare che il cliente possa continuare a contrarre debiti, così gli viene temporaneamente bloccato il conto.
  2. Blocco per anti riciclaggio. La normativa sull’anti riciclaggio italiana prevede che dal 2014 tutti i correntisti debbano compilare un questionario sui dati sensibili. Se non lo fanno entro 60 giorni dalla notifica effettuata dall’istituto bancario, esso può procedere al blocco del conto corrente, pensa (per l’istituto) sanzioni pecuniarie.
  3. Blocco del conto per decesso del titolare. Se il correntista decede, la banca procede al blocco del conto corrente. La situazione si sblocca solo dopo che le pratiche della successione ereditaria si siano svolte correttamente, dopo la presentazione della documentazione successoria che legittima gli eredi ad entrare nel possesso del conto corrente del de cuius.
  4. Blocco per pignoramento. Un’altra situazione abbastanza frequente che comporta il blocco del conto corrente è il pignoramento del conto. In sostanza i creditori del correntista possono chiedere al giudice di autorizzare il pignoramento presso terzi, cioè presso la banca, e quando ricevono l’autorizzazione la banca procede al blocco del conto corrente.
    Se il blocco deriva dal debito contratto con persone fisiche o giuridiche dal correntista, prima del blocco del conto il creditore deve notificare il precetto e il titolo esecutivo al debitore intimando il pagamento dei debiti entro dieci giorni, altrimenti si procede al blocco del conto corrente.
    Ci sono anche dei limiti al pignoramento che sono stabiliti dalla legge: alla data della notifica è possibile pignorare solo la parte eccedente il triplo dell’assegno sociale, se ci sono già soldi sul conto. Se i soldi vengono versati dopo la notifica, l’importo può essere pignorato nella sola misura di un quinto sino ad estinzione del debito.