Uovo: calorie, quante volte si può mangiare alla settimana, controindicazioni

Uno tra gli alimenti maggiormente consumati al mondo sono le uova, un alimento completo e nutriente che si trova in tutte le case e su tutte le tavole. Vi sono diversi tipi di uova, dalle piccolissime uova di quaglia a quelle grandissime di un emù o di uno struzzo, tutti commestibili e tutte con proprietà molto simili. Le uova inoltre sono alla base di moltissime ricette e sono veramente facili da cucinare e molto veloci da preparare. Purtroppo però le uova sono anche un alimento soggetto a falsi miti, poichè su di essi si dicono davvero moltissime cose, alcune vere alcune molto meno. Bisogna sempre fare moltissima attenzione alla cottura delle uova ed alla quantità che si va a consumare durante la settimana, tenendo bene a mente che sono moltissimi gli alimenti che si consumano quotidianamente dove sono presenti le uova. Un falso mito da sfatare è quello cui le uova sarebbero ricche di colesterolo cattivo che andrebbe ad innalzare i livelli nel nostro corpo, in realtà quello contenuto in questo alimento, non è assolutamente nocivo, ma rimane comunque importante non abusarne nel consumo. Sono comunque da evitare in situazioni di calcolosi biliare o di allergia.

Calorie

L’uovo non è particolarmente calorico se si prende in considerazione quello di gallina, questo ha circa 128 calorie per 100 gr di prodotto, ovviamente l’apporto calorico varia elevandosi a seconda del metodo di cottura utilizzato e quindi anche dei condimenti che si impiegano.

Quante volte si può mangiare alla settimana?

Seguendo le normali linee guida di una tradizionale dieta mediterranea da 1200 calorie il quantitativo settimanale di uova da consumare non dovrebbe mai superare le 2 ma vi sono alcune situazioni in cui questo apporto può essere aumentato. Intanto sarà opportuno valutare anche gli alimenti dove l’uovo è ingrediente e dunque andare a fare una conta anche di quello; in alcune diete, le uova sono consigliate a colazione generalmente sode oppure alla coque, accompagnate da pane o fette biscottate così da non assumere un eccessivo quantitativo di carboidrati durante il pasto principale, compensando con un maggior apporto proteico.

Controindicazioni

Le controindicazioni, come già accennato in precedenza non sono molte; andrebbero assolutamente evitate in caso di calcolosi biliare poichè il tuorlo attiva le contrazioni della cistifellea provocando dolore. Anche le allergie a queste ne vietano completamente il consumo poichè l’ovoalbumina contenuta nell’albume procura delle allergie.