Alla scoperta dei droni automatizzati: dalle caratteristiche agli ambiti di impiego

I droni senza pilota sono dispositivi intelligenti in grado di sorvolare aree sia esterne che interne che possono essere impiegati in diversi contesti, come per esempio per monitorare cantieri, zone industriali e interi quartieri.

Grazie all’automatizzazione, ogni mansione viene svolta in modo del tutto autonomo, così come la gestione delle ricariche del drone. Il merito è legato alla presenza di software che consentono anche di gestire il dispositivo in maniera semplice, spesso per mezzo di apposite applicazioni per mobile device con sistemi Android oppure IOs.

In questo contesto una delle soluzioni più interessanti del momento è costituita dal Drone in a Box, Dronus NEST 250, che dispone di una base aerea dotata di intelligenza artificiale in grado di gestire ogni operazione effettuata dal dispositivo, dal decollo all’atterraggio, passando per le ricariche.

Come sfruttare i droni automatizzati

Grazie alla possibilità di programmare le operazioni, i droni automatizzati sono in grado di effettuare ronde o percorsi predefiniti in orari e tempi prestabiliti, ritornando alla base di ricarica prima che la batteria raggiunga i livelli di guardia.

I migliori dispositivi, inoltre, spesso presentano doppie telecamere ad alta risoluzione al fine di restituire immagini dettagliate e fedeli, creare filmati e agire anche in notturna, grazie all’introduzione di un sensore sensibile ai raggi infrarossi. Grazie allo scambio continuo di dati con l’utente, il drone comunicherà anche l’eventuale presenza di guasti o criticità, così da consentire un intervento immediato.

Infine, i modelli più evoluti sono in grado di orientarsi anche nelle zone ove il segnale GPS sia scarso. Naturalmente, faranno la differenza materiali leggeri ma resistenti e in grado di sopportare anche le condizioni climatiche più estreme. Di solito, la rumorosità di questi dispositivi è minima per contenere l’inquinamento acustico e la presenza di certificazioni li rende idonei al volo in tutta la Comunità Europea.

I principali campi di utilizzo dei droni automatizzati

Le grandi opere stradali possono necessitare di droni automatizzati al fine di visionare zone nelle quali è impossibile accedere, magari per effettuare un sopralluogo che possa determinare il successivo intervento.

Dalla pianificazione al lavoro attivo, quindi, tale dispositivo fungerà anche da sentinella nelle ore notturne e lo stesso vale in aree industriali o in quartieri specifici della città.

Talvolta il monitoraggio va fatto in zone remote ove occorra confermare le condizioni di sicurezza per i lavoratori, magari per tipologia di terreno o di peculiarità geologiche del sito: saranno riportati i più piccoli movimenti del terreno, le infrastrutture potenzialmente pericolanti o critiche e tutto ciò che può cagionare danno a oggetti o persone.

Un drone senza pilota, nell’ambito della sicurezza, è in grado di effettuare ronde predefinite anche di notte e sorveglia sia cantieri che magazzini all’aperto: il grande vantaggio è proprio nella possibilità di movimento che le telecamere fisse non hanno, restituendo immagini sempre aggiornate e continuamente diverse in tempo reale.

Infine, in ambito cittadino, oltre alla sicurezza i droni sono spesso impiegati anche al fine di monitorare il traffico o verificare le condizioni di un edificio o un’infrastruttura dopo eventi geologici come i terremoti, nonché a seguito di una ristrutturazione per monitorare il lavoro nel suo insieme senza dover utilizzare mezzi di sollevamento.

L’impiego dei droni diventa sempre più determinante in ciascuno di questi ambiti e a livello tecnologico i campi di applicazione si possono estendere in base alle esigenze del momento.