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Apprendimento attivo: che metodologie prevede? Come coinvolge docenti e studenti?

Il cervello umano è molto pigro. Quando si annoia oppure riesce a lavorare poco, esso è contento. Anzi cerca di limitare il suo lavoro rilasciando degli enzimi che diminuiscono la nostra energia fisica, annoiano o fanno venire sonno.

Questo non vuol dire che se un bambino o adolescente dice di non voler studiare oppure che si annoia, allora si deve lasciar perdere. Per avere un ottimo rendimento nello studio e rendere il cervello attivo, è necessario allenarlo.

La stimolazione deve avvenire in modo creativo. Infatti quando il cervello è creativo o collaborativo, rilascia delle endorfine che contribuiscono a sviluppare la memoria e a rendere il soggetto più prolifico nello studio oltre che nel lavoro.

L’apprendimento attivo oggi è una delle tecniche migliori che sono usate a scuola e in molti ambienti lavorativi. I risultati si vedono e sono efficaci.

Cosa prevede la metodologia attiva

Per apprendimento attivo o metodologia attiva, esistono degli studi specifici.

I più famosi sono:

  • Interdisciplinarietà
  • Circle time
  • Role Playing
  • Cooperative learning
  • Peer education
  • Flipped Classroom
  • Didattica laboratoriale

I metodi sono diversi perché è necessario che ci sia un adattamento al tipo di classe o di ambiente lavorativo, che lo utilizza. Notiamo che comunque l’obiettivo è quello di riuscire a confrontarsi con ottiche diverse, in modo pacifico, per poter poi collaborare.

Alcune di queste tecniche richiedono un sostegno tra i componenti, mischiandosi, in modo da poter raggiungere un obiettivo comune.

Chi è coinvolto in questo apprendimento attivo?

L’apprendimento attivo coinvolge sia gli studenti o gli insegnanti, con i propri alunni o soggetti adulti e collaboratore. Non esiste un soggetto che comanda, ma piuttosto che dirige o osserva.

Una classe, ad esempio, ha un insegnante che coinvolge gli alunni in modo attivo e collaborativo, ma essendo presente all’interno del lavoro e delle discussioni. Non ordina ad un alunno di fare una cosa e agli altri di occuparsi di altro, non va a “isolare” i soggetti e tanto meno non dà riconoscimenti singoli.

Utilità per gli studenti

Per gli studenti l’apprendimento attivo consente di avere dei vantaggi di integrazione di soggetti nuovi, di persone che sono timide o disagiate. In poche parole si riesce a instaurare immediatamente una classe compatta che non va a fare branco. Un insegnamento civico realmente importantissimo.

In secondo luogo si allena e stimola il cervello che viene spinto ad una migliore creatività e a memorizzare quel che si studia o si impara. I laboratori creativi sono uno dei volti dell’apprendimento attivo.