3 consigli sulle cooperative di facchinaggio per risparmiare i costi

Hai bisogno di un servizio esterno per gestire la logistica, ma ti stai domandando se abbia ancora senso affidarsi a una cooperativa di facchinaggio. Ci sono molti rischi da considerare ed è per questa ragione che non sei sicuro una soluzione del genere.

Probabilmente hai focalizzato l’attenzione sulle problematiche relative a eventuali tensioni interne tra i dipendenti attivi nella tua impresa da anni e sei pronto a rinunciare ad appaltare la gestione del magazzino nonostante i vantaggi che ti offre l’esternalizzazione. Da un lato non hai la certezza di poter contare su un valido supporto da parte di terzi e dall’altro sei preoccupato per la reazione dei tuoi collaboratori.

Ci sono tante situazioni poco edificanti in giro, hai sentito parlare di danni e sanzioni che molti imprenditori hanno dovuto pagare a causa delle cooperative. Si mettono anche i giornali a complicare tutto, infatti pubblicano frequentemente articoli che dipingono le stesse cooperative e i loro lavoratori in modo negativo. Gli appalti rappresentano la flessibilità e l’efficienza e fanno risparmiare sui costi aziendali. Concentrati sui benefici e sulla ricerca del partner giusto per le tue esigenze, approfittando di tre semplici consigli sul facchinaggio e su chi lo svolge con professionalità conquistando la fiducia dei clienti con i fatti.

Il lavoro delle cooperative di facchinaggio

Chi opera all’interno di una cooperativa di produzione lavoro beneficia di condizioni migliori rispetto a quelle offerte dall’impiego come dipendente. Infatti questa forma di società consente di contare su modalità di lavoro flessibili, proponendo alle imprese servizi con addetti qualificati a un costo contenuto. Quali sono gli ostacoli che portano molti imprenditori a rinunciare all’esternalizzazione e ad affidare il compito della logistica alle cooperative? Spesso il problema è che si tende a stare lontani da ciò che non si conosce, evitando di approfondire e lasciando che i dubbi prendano il sopravvento.

Non è tutto positivo e facile, ma permettere a qualche storia negativa di influenzare il tuo giudizio ti conduce all’errore, specialmente perché perdi l’occasione di risparmiare sulle spese e, al contempo, di ottimizzare tempi e risorse. Ciò che contribuisce a mettere in ombra l’opportunità di lavorare con una cooperativa di facchinaggio è il mix di ignoranza, conflitti di interesse e complessità della materia. Appaltare il servizio significa entrare in un mondo articolato, fatto di concorrenti spietati, norme e proposte differenti che inducono facilmente a operare le scelte sbagliate. Ti devi muovere con cautela, ma non fermarti.

A rendere ulteriormente difficoltosa la situazione c’è il personale interno, spaventato al solo sentire la parola ”terziarizzare”. Non è infrequente che i magazzinieri debbano migrare verso le cooperative e abbiano paura di perdere un impiego sicuro, i contributi e il trattamento di fine rapporto. In realtà, il dipendente può avere benefici economici, restando comunque a operare all’interno del magazzino che già ben conosce. Acquisisce la protezione in caso l’azienda di origine si trovi in difficoltà perché può continuare a lavorare presso altri clienti, ha una maggiore libertà nella gestione dell’orario e nuove opportunità.

3 consigli per dare l’appalto a una cooperativa di facchinaggio

L’obiettivo dei suggerimenti è quello di aiutarti su più fronti: rendere efficiente la tua azienda, abbattere i costi, mettere la ditta al sicuro con l’ottimizzazione dell’attività e rendere contenti i dipendenti. Si tratta di semplici elementi che devi considerare e applicare nelle tue decisioni, in modo da gestire in maniera proficua l’appalto e svolgere correttamente ogni passo. In fondo la strategia dell’esternalizzazione è ”win win”, ovvero guadagnate tutti: tu e i tuoi collaboratori, ma anche la cooperativa stessa. Con le raccomandazioni e un buon alleato, vedrai ottimi risultati.

  1. Evita le cooperative che hanno un turnover eccessivo

Quando scegli la cooperativa di facchinaggio, devi prestare attenzione alla percentuale di turnover, chiedendo il dato direttamente ai responsabili. Infatti, continuare a cambiare gli addetti assegnati a un compito denota una scarsa attenzione alle loro necessità e ciò influisce sul rendimento. Il turnover basso rappresenta un valore aggiunto, ovvero la qualità del servizio offerto ai committenti, quindi un modo per ottenere richieste e crescere. Il prodotto di valore porta gli imprenditori come te a scegliere il partner a cui affidare l’incarico. La qualità riguarda i lavoratori, che devono essere qualificati, e il lavoro svolto presso la ditta appaltatrice. L’esperienza deve essere buona per fidelizzare la committenza e avere maggiori risorse, ma anche aumentare il numero dei soci lavoratori provenienti dalle imprese per cui si opera.

  1. Semplifica la procedura d’appalto per accorciare i tempi

Spesso avrai sentito dire che appaltare un servizio è un procedimento particolarmente lungo e complesso. La tempistica dipende dalla complessità dell’oggetto dell’appalto, ma in poche settimane si può completare la procedura. Non ci sono neppure grandi difficoltà da affrontare, devi avere gli obiettivi chiari e al massimo in un paio di mesi riesci a concludere il contratto e avviare il servizio. Stabilisci bene le mansioni e le istanze da presentare alla cooperativa e quindi definisci le regole del rapporto con la cooperativa e i suoi lavoratori. La chiarezza è la parola chiave, non serve una selezione articolata, basta esaminare i fattori più importanti e siglare un accordo preciso senza lasciare spazio all’interpretazione.

  1. Se stipuli l’accordo con un consorzio, assicurati che la cooperativa sia all’altezza

Le competenze e la capacità sono gli elementi essenziali per chi deve svolgere il lavoro, quindi deve essere sicuro che gli addetti ne siano dotati. Spesso gli appalti vengono vinti dai consorzi, ma tu, prima di assegnare il compito e stabilire il vincitore della gara, verifica che chi effettuerà il facchinaggio possieda le caratteristiche giuste. Raccogli documentazione su formazione del personale, procedure adottate nell’ambito della logistica, modalità di integrazione nel magazzino di destinazione, abilità di studio del mercato di riferimento e individuazione delle soluzioni adeguate per le esigenze del cliente.

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